Le amare erbe vuole ricordare la diffusa pratica della cura con le erbe, piccolo patrimonio di esperienze che Angioletta conservava con ostinata gelosia, spesso accompagnata da formule scaramantiche al limite del blasfemo, mal tollerate, o guardate con sospetto, dalla cultura ufficiale.
Il racconto del libro intreccia in questo modo tutte quelle dimensioni che costellano il fenomeno della stregoneria: il mondo delle donne, il mondo dei poteri e quello dei saperi popolari.