«Storie di alberi e uomini. Ho passato quasi cinquant’anni di vita nei boschi e ho parlato con gli alberi. Gli alberi non si spostano, ma possiedono un loro carattere che comunicano in vari modi, anche con la diversa reazione che hanno nei confronti di chi li tocca. In queste righe si parla di loro e di uomini: a volte bene e altre male… e così il cattivo, senza quasi rendersi conto, proverà simpatia per il sambuco, il buono per il larice, il sempliciotto per il faggio, l’elegante per la betulla…»