STORIA DI BRESCIA Dalle origini ai giorni nostri

14,00

250 pagine
ISBN 978-88-6391-219-7

Il destino che negli ultimi duecento anni ha legato Brescia allo sviluppo industriale ha fatto in modo che nell’immaginario collettivo fosse considerata una città di ferro, di fabbriche e di commerci. Strategicamente collocata al crocevia dei commerci tra nord e sud è diventata presto città di importanza fondamentale per i Romani e, più tardi, per i Veneziani che ne facevano uno degli avamposti della Terraferma. Questo passato importante ha lasciato molte tracce nella città. L’espansione, pianificata dopo il secondo dopoguerra, ha ridisegnato anche lo skyline della città, con i nuovi grattacieli che sfidano la mole della cupola del Duomo Nuovo, fino a cent’anni fa unico edificio – come in molte altre città d’Italia – che osava ergersi al di sopra delle case e dei palazzi che definivano l’intrico delle vie della città antica. Brixia si definisce «fidelis» nei confronti di quelli che pretendono di averne il possesso o conquistarla manu militari. E una fedeltà che tuttavia non è pacifica sottomissione prima a Milano, poi a Venezia e quindi all’Austria, ma che diventa rivolta e volontà di indipendenza, pagata a caro prezzo nella storia del Risorgimento italiano, durante le dieci giornate del 1849, che le hanno meritato il titolo di «Leonessa d’Italia» da parte di Giosuè Carducci e Aleardo Aleardi.